Retail

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2024-10-14T14:16:05+02:00
benefici RFID nel fashion retail

Anello finale dei processi di produzione e distribuzione che si collocano a monte, è nel punto vendita che il consumatore decide l’acquisto e quindi il successo o meno dei precedenti step della filiera: qui si misura il sell-out, ossia la reale domanda di chi acquista un capo d’abbigliamento, una borsa, un occhiale, una scarpa etc., da cui dipende poi la domanda di sell-in che il distributore trasmette al produttore.

In questo contesto di fast fashion, la tecnologia RFID può innanzitutto contribuire alle pianificazioni: il monitoraggio costante dei prodotti venduti o di quelli maggiormente richiesti orienta il replenishment planning di breve periodo, evitando così sia rotture di stock poco graditi al pubblico che costosi eccessi di magazzino.

Mix di razionalità ed emozione, il retail accoglie progetti RFID anche per altre declinazioni: shopping experience per rendere lo store più coinvolgente grazie all’interazione tra l’uomo e l’ambiente circostante attraverso la Realtà Aumentata (augmented reality), l’Internet of Things (IoT), negozi “smart” anche per la checkout experience, ossia modalità rapide di pagamento in cassa evitando sgradite code, tutela dell’originalità del marchio (la contraffazione di capi ed accessori di abbigliamento griffati reca al Made in Italy danni per quasi 12 miliardi €/anno!) ed inventari più accurati fino al 99%, con gli effetti a cascata riassunti della tabella qui sotto ↓

benefici RFID nel fashion retail

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