RFID: come funziona

Un sistema RFID, in particolare, si compone di transponder, detto anche tag, il cui chip contiene i dati, di antenna, per comunicare con il tag e gestita dal controller, e di reader (o controller), che attraverso il segnale radio legge l’identificativo del tag e può scriverne la memoria, trasmettendo poi il segnale all’host (PC) o in cloud.

Un sistema RFID può operare in bassa frequenza (LF), alta (HF) o altissima frequenza (UHF e VHF):

  • LF (125-135 KHz): utilizzabile worldwide con distanza di lettura limitata ed applicata per antifurti, chiavi, etc.
  • HF (13,56 MHz), normalizzata dagli standard ISO 14443 e ISO 15693; è utilizzata worldwide, con distanza di lettura ridotta (fino a 1,20 mt.) ed applicata per libri, pallet, controllo accessi, abbigliamento etc.
  • UHF (868-915 MHz): incontra limiti locali definiti dalle autorità dei singoli paesi, applicata per pallet, container, etc.
  • VHF (2,4 o 5,8GHz): utilizzata globalmente per transponder attivi, applicata per controllo accessi, veicoli, etc.

In particolare, i tag / transponder RFID sono sostanzialmente delle memorie dotate di un apparato radio ricetrasmittente, spesso inserito nel medesimo chip di silicio: eccitato da un apparato esterno (fisso o portatile) con il quale stabilisce un dialogo via radio, il tag restituisce poi il suo codice identificativo e/o le altre eventuali informazioni contenute.
I tag RFID possono assumere svariate forme a secondo del tipo di applicazione considerata: ad esempio i tag utilizzati per l’identificazione degli animali sono di piccolissime dimensioni, in quanto devono essere inseriti sotto la pelle (ci sono progetti pilota anche su esseri umani in ambito sanitario), mentre per applicazioni di controllo accessi assumono le sembianze di una carta di credito o del più classico badge.

Le antenne RFID, gestite dal controller, generano un campo magnetico che “risveglia” il tag, avviando così la comunicazione via radio; le antenne, talvolta incorporate nel controller, possono essere a polarizzazione lineare oppure circolare, in base alle condizioni di lettura, all’orientamento dei tag ed all’ambiente in cui opera l’RFID.

Il controller RFID, detto anche lettore o reader, è la componente di un sistema RFID dedicata alla lettura/identificazione e scrittura dei tag RFID e della comunicazione dei loro codici ai sistemi di alto livello (Middleware o ERP) tramite le antenne, l’altro elemento del sistema che irradia il segnale RF.

Tag RFID waterproof in banda HF per applicazione nel food

La potenza del controller, unitamente al tipo di antenna ad esso collegata, ne determina una delle performance più importanti, ossia la distanza di lettura (del tag), che può essere qualificata in 4 tipologie:

  • Proximity: letture da 10cm fino max 20-25cm
  • Vicinity: letture su alcune decine di cm
  • Mid Range: distanza di ca. 1 m
  • Long Range: alcuni metri

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