GATE – RFID

Gate o Varco RFID è un sistema composto da 2 o più antenne RFID utilizzato per l’identificazione automatica ed involontaria di item e persone dotati di tag/transponder; i gate possono operare in banda HF o UHF.

Gate RFID HF

Nei gate di tipo HF la luce di lettura dipende dalla dimensione dell’antenna del transponder e dagli orientamenti del transponder durante l’attraversamento del gate.
Nel  caso in cui basti rilevare un solo orientamento del tag RFID (parallelo alle antenne del gate) e purché l’antenna del transponder abbia una dimensione sufficientemente grande, la luce di lettura del gate può essere di 2,00 – 2,50 metri.  Gate di questo tipo sono utilizzati per rilevare oggetti che espongono il transponder sempre con lo stesso orientamento rispetto alle antenne.

Se invece è richiesta la rilevazione del tag in 3D e la dimensione dei transponder è simile al una carta di credito, l’ampiezza del gate, ossia la distanza tra le due antenne che formano un varco, è di 1,00 – 1,20 metri, com’è il caso dei gate che rilevano il transito di persone: in questo scenario infatti le persone sono munite di badge RFID formato credit card, spesso inserite nel portafoglio, senza che tutto ciò ne comprometta la rilevazione.

Gate RFID UHF

Questo tipo di gate permette ampiezze ben maggiori rispetto ad un gate RFID di tipo HF e viene impiegato generalmente per l’identificazione di item taggati in ambito logistico e/o produttivo: scenari tipici di adozione di gate RFID UHF riguardano ad esempio l’identificazione di pallet in transito attraverso varchi con l’ausilio di muletti e/o nastri trasportatori.
Altro sbocco applicativo del gate UHF consiste nel controllo accessi veicolare, dove i tag sono apposti sul parabrezza dell’automezzo (anche internamente) sono rilevati dal sistema RFID che ne abilita (o meno) l’accesso.

Il gate UHF può essere utilizzato anche per l’identificazione di persone, anche se il tag posto in prossimità di liquidi (di cui il corpo umano è composto) ha una riduzione di performance tale da impedirne la rilevazione, ovviabile con opportuni accorgimenti: per evitare che il transponder sia in contatto diretto con il corpo, si consiglia di inserirlo all’interno di un apposito porta badge, da appendere al collo.

Pro e contro dei Gate RFID HF 

Questo tipo di Gate, grazie alla natura del campo RF a 13,56 Mhz, permette di creare un’area di identificazione ben definita ed in prossimità dell’antenna. garantendo così una rilevazione precisa dei transponder che si trovano in prossimità dell’antenna senza il rischio di identificazione involontaria di transponder al di fuori di tale area.
Un gate HF subisce inoltre 
minor riduzione di performance in presenza di liquidi rispetto al tuo alter ego UHF: è possibile infatti rilevare transponder a contatto con il corpo e/o inseriti nel portafogli.

Di contro, i gate HF possono raggiungere ampiezze minori rispetto a quelli UHF ed il loro set-up risulta più complesso: le antenne devono essere tarate e devono rispettare opportune configurazioni di sfasamento di corrente per permettere la rilevazione di transponders con orientamenti diversi.

Pro e contro dei Gate RFID UHF

I gate UHF assicurano ampiezze maggiori rispetto a quelli HF e la loro installazione risulta meno complicata (anche se deve sottostare a determinate regole). La distanza di rilevazione risulta nettamente superiore ai varchi in banda HF.

Per contro, i gate UHF non possiedono un’area ben definita di identificazione e, a causa delle riflessioni che il campo RF può avere a queste frequenze, possono rilevare in automatico item posti al di fuori della zona in cui il sistema è installato (falsi positivi). Il campo RF UHF inoltre presenta una maggiore riduzione di performance in prossimità di liquidi e metalli rispetto alla controparte HF.